Irlanda 4# Cliff of Moher e Doolin
Piccola premessa. Durante il tragitto tra il Parco del Connemara e la regione del Burren, dove ci sono le scogliere di Moher, abbiamo notato parecchi alberi sradicati, strade con alghe sparse in terra e molti terreni allagati.. ma non avevamo dato molto peso alla cosa, pensando ci fosse stato qualche intenso acquazzone e basta.
Guido per l’ennesima volta sotto la pioggia e raggiungiamo la cittadina di Doolin dove c’è il nostro ultimo B&B.
La camera è molto spaziosa e confortevole! Direi la più bella tra tutte le camere provate in questa settimana (nonostante la spesa sia stata più o meno sempre la stessa). Anche qui ci offrono del tè caldo con dei dolcetti, ma la voglia di vedere le Cliff of Moher è tanta.. quindi ripartiamo in direzione delle scogliere.
Sul percorso notiamo che la piccola cittadina di Doolin è investita da continue potenti onde sugli scogli e che stavano facendo dei lavori… il giorno successivo capiremo bene cosa fosse successo…
Arriviamo al parcheggio delle Cliff of Moher, ci imbacucchiamo per bene poichè stranamente stava piovendo.
Arrivamo al muretto che protegge i turisti dal salto delle scogliere il vento era fortissimo e scattare col cavalletto era molto difficile.. Trovato un angolo un pochettino riparato monto la reflex sul cavalletto per tentare una lunga esposizione, ma la foto veniva mossa.. allora carico le gambe del cavalletto col mio peso (non sarà molto ma meglio che niente no?) e tento altre lunghe esposizioni. Le foto escono meglio di prima ma se le ingrandisco noto che sono mosse.. pace.. non le stamperò a grande formato.
Nel frattempo la pioggerellina trasportata dal vento forte aumenta sempre di più al che io parto in ritirata, mentre Pettinari tenta altri scatti con non pochi problemi.
Dopo un’altra bella lavata torniamo nel nostro alloggio ci cambiamo ed usciamo per cenare.
La maggior parte dei locali erano chiusi, forse per la stagione, forse per i disagi provocati dal maltempo.. Troviamo finalmente un pub con esposto qualcosa che richiamava un panino (ora non ricordo più se era una scritta o un icona) fatto stà che quando siamo dentro ci facciamo portare questa succulenta cena:
Soddisfatti andiamo a riposare che l’ultimo giorno ci attende.
Puntiamo la sveglia con l’intento di fotografare l’alba dalle scogliere… ma purtroppo la pioggia ed il vento son troppo forti e la voglia di prendere un’altra lavata non ce l’abbiamo. Per cui per la prima volta ritorniamo a dormire.
Dopo colazione prepariamo i bagagli e prima di lasciare il paese andiamo a vedere bene il paesino di Doolin.
Questo paesino è utilizzato come collegamento per le Isole Aran… ma quando arriviamo al porto iniziamo a capire molte cose. La forte tempesta che ci diceva il proprietario del B&B aveva creato ingenti danni alla costa! Ci raccontava che suo padre di 60 anni non aveva mai visto una cosa del genere in tutta la sua vita. Infatti ci troviamo di fronte un triste spettacolo.. pali della corrente divelti, enormi quantità di macigni sparati a decine di metri di distanza dalla costa, asfalto sollevato dalla potenza dell’acqua… un edificio era in rifacimento ed altri erano stati chiusi. Successivamente ho letto che il vento ha avuto punte di 160 Km/h! E non stento a crederlo… questo sono i risultati:
Ora che comprendiamo perchè il giorno precedente avevamo notato i campi allagati, piante sradicate, alghe fino al livello della strada… ci rendiamo anche conto quanto ci sia andata bene a non esser arrivati un giorno prima!
Dopo questo triste spettacolo che ci ha ricordato ancora una volta la potenza della natura, faccio un paio di scatti ai cottage colorati dei Doolin e poi ci avviamo verso Dublino passando per la costa.
Purtroppo le condizioni meteorologiche non ci hanno permesso di vedere molto sulla costa, se non tante onde infrante sugli scogli.
Circa a metà del tragitto Galway-Dublino avevo previsto una sosta fotografica al complesso monastico Clonmacnois… ma il brutto tempo era arrivato anche qui e molti campi erano allagati per cui lasciamo perdere e con calma procediamo verso l’aeroporto sperando di non decollare nelle stesse condizioni dell’atterraggio (siamo atterrati al secondo tentativo poichè a terra c’era troppo vento il l’aereo continuava a traballare…).
Consegniamo la nostra compagna di viaggi Opel Insigna che ci ha comodamente trasportato per circa 1700Km e attendiamo il nostro volo ricordando la bella settimana appena trascorsa, con l’augurio di tornare quanto prima in questa fantastica “Isoletta verde”.
Grazie per la lettura!
Qui di seguito l’album fotografico completo della ultima tappa:
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